lunedì 29 settembre 2014

il mio impianto fotovoltaico

due anni e due mesi fa entro' in rete il mio impianto fotovoltaico da 2.88kw , 12 pannelli rec da 240 w cadauno esposto su falda inclinata a sud.
costo tutto incluso 11600 euro pagati allora.
vediamo pregi e difetti.
beneficio del quarto conto energia e dello scambio sul posto
ogni kw/h prodotto viene pagato dal gse 24 centesimi di euro
ogni kw/h autoconsumato non mi costa attualmente nulla
tutti i kw/h che prendo dalla rete li pago a prezzo pieno e cioe' sui 20 centesimi a kw/h
i kw/h che non autoconsumo e che riprendo dalla rete entro un anno mi vengono pagati su 10 centesimi a kw/h (questo e' lo scambio sul posto) dal gse (gestore energia)
i kw/h che lascio in rete e non riprendo piu' mi vengono pagati sui 7 centesimi a kw/h (si chiamano eccedenze) sempre dal gse
in un anno l'impianto produce intorno ai 4200kw/h veri (contatore alla mano)

tradotto in soldi 4200*.24 =  1008 euro  produzione
                          2100*.10 = 210 euro scambio sul posto
                          840* .07 = 58.8 euro eccedenze

c'e' poi l'autoconsumo cioe' l'energia che consumo mentre produco e che non pago.

se l'impianto funziona , e non si guasta in una dozzina di anni dovrei rientrare pienamente dell'investimento. dopo di che e' guadagno puro.

ma la cosa piu' importante e' l'autoconsumo e l'abbandono progressivo del gas.

ho chiuso la caldaia di acqua sanitaria a gas e ci ho messo uno scaldabagno elettrico programmabile. funziona benissimo si accende di giorno e ci facciamo le doccie in quattro.
ho comprato una piastra ad induzione che funziona benissimo e due forni a microonde, anche il forno tradizionale e' elettrico. io non uso piu' il gas per cucinare da quasi un anno e sinceramente ne sono contento
ho installato due pompe di calore aria aria  che uso in estate come climatizzatori e in inverno come aria calda . ho comprato un piccolo bollitore elettrico da 1.5 litri per l'acqua calda istantanea ed un termosifone ad olio con le ruote da 9 elementi.
ho due bici elettriche che ho montato da solo comprando due kit su internet.vanno bene ma l'autonomia vera e' limitata ai 30/40 km in pianura.

adesso provero' a fare il passo piu' difficile, cioe' non accendere la caldaia dei termosifoni in inverno comprando altri due termosifoni elettrici. ci riusciro? chissa! l'importante e' provarci.

vediamo le bollette elettriche. nell'ultimo anno ho pagato 230 euro in sei bimestri.

per il momento posso ritenermi soddisfatto. l'ideale sarebbe avere piu' spazio sul tetto mettere un secondo impianto fotovoltaico e pensare aduna macchina elettrica.
ho dovuto litigare duramente per mettere questo impianto perche' il tetto e' comune.
lo rifarei con i prezzi attuali e con gli incentivi che non ci sono piu'

considerando che oggi il mio impianto montato costa sui seimila euro e che la meta' si riprende con le detrazioni fiscali in 10 anni gli altri 3000 li rimprenderei con lo scabio sul posto e con le eccedenze in una dozzina di anni. considerando poi l'autoconsumo ed il risparmio sul gas lo farei di corsa. certo che rimetterei l'impianto e me lo metterei piu' potente se avessi il posto.

il fotovoltaico conviene c'e' un solo vero problema, il posto dove metterlo quello si che e' un problema serio

vediamo i contro:
i pannelli si sporcano e ogni sei mesi e' bene lavarli con acqua e spazzolone. io li lavo da solo , ma se il tetto e' difficile lavarli puo' essere un'impresa pericolosa.
l'inverter dicono che si rompa dopo una decina di anni. speriamo di no , pero' tale spesa di sostituzione va considerata.
gli alberi crescono e creano ombra, ombra che sui pannelli rec fa calare la produzione, quindi bisogna tenere gli alberi un filo piu' bassi rispetto ai pannelli. questa per me' e' una grande scocciatura, perche' ho un cipresso ed un mandorlo che hanno superato di oltre un metro il livello dei pannelli, dovro' capitozzarli e non e' cosa facile. ad abbatterli non ci penso proprio perche' ho rispetto delle piante che ci permettono di vivere mitigano il clima producono idrati di carbonio trasformano la roccia in terra stabilizzano le temperature ecc ecc.

questo e' quanto posso dire dalla mia breve esperienza del mio impianto fotovoltaico.

lunedì 22 settembre 2014

Perche il reddito di cittadinanza e' cosa buona e giusta? Perche' serve per evitare i danni da lavoro inutile.

Sin da quando nasciamo il nostro unico vero problema e' ma come facciamo a sopravvivere? Bisogna lavorare per avere un reddito. Esatto e' proprio cosi' non dobbiamo lavorare per migliorare la societa' per aggiungere cultura ma solo per sopravvivere. Questo fatto causa danni enormi alla societa e al bene comune. Una persona che deve lavorare non e' una persona che vuole lavorare , lo fa solo perche' e' costretta . Ecco quindi creare lavori totalmente inutili anzi dannosi per la societa' . In primo posto troviamo i burocrati , quelli che nulla sanno fare oltre al fatto di ostacolare la gente con timbri domande richieste ecc che se non ci fossero staremmo tutti meglio, poi troviamo i pubblicitari che devono vendere a tutti i costi tutto e guai a te se non compri. Pubblicita' da tutte le parti , cartelloni pubblicitari nelle strade che causano incidenti anche mortali per distrazione di chi legge. Chiamate al telefono a tutte le ore ecc ecc. poi troviamo i ladri , cioe' coloro che hanno bisogno del denaro per vivere e quindi se lo prendono con l'inganno o la forza garantendo un posto fisso alle autorita' di polizzia , al quarto troviamo tutti quelli che lo fanno perche' devono vivere e che se potessero non lo farebbero . Vogliamo poi parlare di assicuratori , di molti preti di molti guaritori di molti soldati di alcuni insegnanti infermieri commessi netturbini ecc ecc?
Il lavoro nobilita l'uomo che vuol lavorare e brutalizza quello che non vuol farlo.
Bisogna evitare che chi non voglia essere utile sia costretto a farlo. Se vedo una persona in difficolta' deve venirmi naturale di aiutarla . Il lavoro e' come l'amore , viene bene solo c'e' la volonta' effettiva di farlo.
Solo il reddito di cittadinanza puo' aiutarci a toglierci dai piedi tutte le persone che non si sentono ispirate e che devono diventare poeti per sopravvivere. E' per questo che sono convinto che l'idea dei cinque stelle di un reddito minimo di cittadinanza sia una cosa utile e buona per la societa'. svincolare la sopravvivenza al lavoro gioverebbe sia a chi non vuole lavorare che a chi vuol lavorare. Chi lavorera' lo fara' per utilita' sociale , avra' piu' reddito ma chi non vuol lavorare non stara' col cappio al collo , potra' aspettare che l'ispirazione lo colga e non dovra' sentirsi un peso per la societa' ma semplicemente un cittadino in attesa di trovare una strada utile per tutti senza fretta. Ci deve pero' essere un limite a questo reddito , un limite non monetario , ma fisico. il limite della riproduzione. chi ha poche risorse non dovrebbe riprodursi eccessivamente , altrimenti la poverta' dilaga . questo limite e' fondamentale perche' come diceva Malthus la popolazione raddoppierebbe ogni 25 anni aumentando la poverta'.